10 mostre da vedere prima della fine dell’anno

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"UNAROMA": Matteo Nasini, Neolithic Sunshine, 2018, installazione presso il Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, ph Michele Sereni

 Matteo Nasini, Neolithic Sunshine, 2018, installazione presso il Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, ph. Michele Sereni

Sono tutte italiane e tutte in qualche modo attingono al tema della memoria. Anche quando attraversano l’attualità sportiva, legata all’inaugurazione imminente delle Olimpiadi Invernali. Sono 10 e per la maggior parte atterrano nei circuiti culturali più riservati, al di fuori del mainstream, meglio se fuori porta. Proprio là dove le dimore storiche sono pronte ad animarsi di guizzi e scintille del buon progetto

 A Torri del Benaco come a Posillipo, a Venezia come a Como, a L’Aquila come a Castelfranco Veneto, ciò che è in scena è tutto ben curato, attento agli artisti quanto al pubblico, ingaggiato nel racconto, incalzato dal progetto che si fa storia. Dentro una cava di tufo e fuori nella città, persi tra le divise da marinaio o sfidati dalla generosità di piedistallo, a filo d’acqua e giù giù fin dentro gli abissi dei ricordi. Senza perdersi, ma per ritrovarsi più ricchi di esperienza. Più umani, anche.

A FIOR D’ACQUA 

“La memoria è come qualcosa che emerge dal fondo di un lago e, poco prima di affiorare, diventa visibile sotto il pelo dell’acqua, sospesa tra ricordo e immagine. Il lago ha una pelle, uno spazio liminale tra aria e acqua: è lì che i ricordi si manifestano, pronti a trasformarsi in visione”, scrive Oliviero Fiorenzi. Esito della residenza artistica iNEST – Spoke 6 e parte delle attività di Citizen Engagement, la mostra dell’artista nasce da un processo partecipato che ha visto gli abitanti di Torri del Benaco coinvolti in momenti di co-progettazione e laboratori condivisi. L’opera così concepita, si fa dispositivo comunitario e testimone di una storia collettiva che evolve in una nuova dimensione narrativa e poetica. Eterna. 

Dove Auditorium San Giovanni, Via per Albisano, 1, Torri del Benaco (VR) 
Quando sino al 15/01/2026 
 

ON DISPLAY! 

Guidati da Annalisa Rosso, 9 protagonisti della scena del design contemporaneo si confrontano con gli spazi di Palazzo Lezze Michiel, nella casa veneziana di Silvia Fiorucci, fondatrice e presidente della Società delle Api. Il tema è il display, non più e non solo oggetto di cortesia, ma presenza capace di ingaggiare lo sguardo del pubblico nella lettura e contemplazione di ciò che mostra. Aldo Bakker, Valentina Cameranesi Sgroi, Formafantasma, Martino Gamper, Odd Matter, Parasite 2.0, Soft Baroque, Bethan Laura Wood e Zaven, in dialogo con le opere di Silvia Bächli, John Baldessari, Chiara Camoni, Kueng Caputo, Marc Camille Chaimowicz, Adriano Costa, Sylvie Fleury, Simone Forti, Enzo Mari, Nicolas Party, Sarah Pucci, Ettore Spalletti e Francis Upritchard (quasi tutte provenienti dalla collezione di Silvia Fiorucci), si muovono con piccoli gesti. Forti di un’autorialità che non prevarica, ma si presta con generosità.  

Dove Palazzo Lezze Michiel, Venezia 
Quando sino al 31/01/2026 

 

I HAVEN’T KNOWN THE SILENCE OF THE STARS AND OF THE SEA 

A cura di Giorgio Cellini ed Elena Scovazzi Lucarda, una mostra decisamente intrigante. Perché trasforma gli spazi di Lucarda, storica bottega genovese d’abbigliamento – dal 1920 punto di riferimento per i marinai – in museo d’arte contemporanea. Perché esplora il mare come esperienza di viaggio e trasformazione, agganciando con la metafora la mitologia, la storia delle migrazioni e l’immaginario artistico. Ma anche l’attualità, con le debite riflessioni attorno all’esperienza di chi, spinto da necessità o desiderio, attraversa territori reali e simbolici. Le opere di Daniele Coppola, Andrea Croce, Marco Strappato insieme a quelle di Cellini, da scoprire tra scaffali e manichini, sono in parte maturate nel periodo di residenza promosso dai Musei del Mare. In una circolarità di pensiero e creatività che aggancia ‘I miei musei sono i negozi’, il progetto che porta l’arte fuori dai luoghi istituzionali e più convenzionali. 

Dove Via Sottoripa, 62r, Genova 
Quando sino al 31/01/2026

 

ANDREA PAZIENZA. LA MATEMATICA DEL SEGNO 

A cura di Giulia Ferracci e Oscar Glioti la mostra celebra l’artista mettendo in scena, nel settantesimo anniversario della sua nascita, un racconto che va al cuore del suo processo creativo. Com’è successo che il suo segno ha trasformato il fumetto in una nuova forma d’arte? Ecco che, attraversando le sale del MAXXI, dove sono raccolte ben 300 lavori, molti dei quali inediti, siamo invitati ad avvicinare il suo linguaggio. A scoprirlo proprio partendo dal tratto, inteso non come semplice linea, ma come nucleo generatore di immagini, ritmo visivo e strumento narrativo. Organizzata per nuclei cronologici e tematici, la mostra attraversa le tappe fondamentali della parabola creativa dell’artista, restituendo al pubblico non solo la sua energia innovativa, ma anche il legame profondo con l’Abruzzo, terra dove ha mosso i primi passi da artista. Un approfondimento è dedicato a Convergenze, la galleria d’arte pescarese che nel 1973 ha ospitato la prima mostra personale di Pazienza, punto di riferimento per tanti autori di quella stagione artistica. 

Dove MAXXI, L’Aquila 
Quando dal 6/12/2025 al 6/4/2026 

 

FUORIPISTA 

Nell’anno delle Olimpiadi Invernali, la mostra curata da 2050+ con Gres Art 671 diventa un invito a scoprire – o riscoprire – la montagna come luogo di relazione, adattamento e immaginazione condivisa. Il percorso espositivo si articola in cinque tappe: Olympics+, Sport Invernali, Micro-storie, Inverno Artificiale e Criosfera sono le sezioni scelte per accompagnare il pubblico dentro un nuovo immaginario dell’inverno. Accanto alle opere contemporanee – alcune commissionate per la prima volta proprio da Gres Art 671 – materiali d’archivio, installazioni, video e fotografie restituiscono un racconto fatto di vette, ghiaccio, perseveranza, fatica, vittorie e sconfitte, ma anche di geografie mutevoli e visioni che interrogano il nostro rapporto con l’ambiente montano. 

Dove Gres Art 671, Bergamo
Quando sino all’8/02/2026

Oliviero Fiorenzi, A fior d'acqua

Oliviero Fiorenzi, A fior d'acqua, ph. Matteo Natalucci

Soft Baroque, Hold & Ipad Frame, 2023; Soft Baroque, Carved Aluminium Frame, 2019; Silvia Bachli, Untitled, 2012; Silvia Bachli, Untitled, 1993; ph. Federico Floriani

"ON DISPLAY!": Soft Baroque, Hold & Ipad Frame, 2023; Soft Baroque, Carved Aluminium Frame, 2019; Silvia Bachli, Untitled, 2012; Silvia Bachli, Untitled, 1993; ph. Federico Floriani

Giorgio Cellini, What you see when you see the sea, incisione laser su denim, 170 x 125 cm, 2025, ph. Michele Luigi Mulas

"I HAVEN’T KNOWN THE SILENCE OF THE STARS AND OF THE SEA":Giorgio Cellini, What you see when you see the sea, incisione laser su denim, 170 x 125 cm, 2025, ph. Michele Luigi Mulas

Andrea Pazienza, Il metodo Cono Sud, 1983, Collezione Elisabetta Pellerano

"La matematica del segno": Andrea Pazienza, Il metodo Cono Sud, 1983, Collezione Elisabetta Pellerano

Gres Art 671, Fuoripista, ph. Diego De Pol

Gres Art 671, Fuoripista, ph. Diego De Pol

UNAROMA  

A cura di Cristiana Perrella e Luca Lo Pinto, grande mostra collettiva che restituisce un’immagine della scena artistica ibrida, generativa e in continuo fermento della città di Roma. Attraverso linguaggi espressivi diversi, la mostra racconta la città con un piano sequenza che ne riprende il tessuto culturale vivo e intergenerazionale. Come in un film che alterna momenti di stasi e di azione, l’allestimento di Parasite2.0 mette in scena le opere e gli interventi di oltre 70 artiste e artisti di generazioni e linguaggi differenti. Tre i piani sequenza: Set (al pian terreno, una sequenza di opere, in gran parte inedite); Live (al primo piano, accoglie a cadenza settimanale interventi dal vivo, concerti, dj set, conversazioni, laboratori e proiezioni); Off (un programma di appuntamenti nella, commissionati da MACRO e realizzati nelle loro sedi da alcuni spazi indipendenti romani). 

Dove MACRO, Roma 
Quando dall’11/12/2025 al 6/4/2026 

 

PORTOFRANCO 

Una mostra collettiva di 23 artisti (emergenti e non) a cura di Rossella Farinotti segna l’inizio di una nuova stagione per Palazzo Soranzo Novello. Edificato nel Settecento, il Palazzo, già dimora patrizia e successivamente sede della Banca Popolare di Castelfranco Veneto, oggi è al centro di un ampio processo di valorizzazione culturale:  crocevia di memorie, linguaggi e visioni, l’evento in scena ne è testimone. Tra saloni veneziani e ambienti plasmati dall’estetica degli anni Settanta, nei cortili e nei luoghi di transito, la mostra sviluppa un itinerario immersivo in cui le opere di Anna Galtarossa, per esempio, come anche di Silvia Negrini e Maurizio Cattelan dialogano con l’identità stratificata del luogo. Il percorso comprende anche l’iperrealistica ‘Flea Market Lady’ di Duane Hanson, che introduce una riflessione su realtà e illusione, l’intervento di Goldschmied & Chiari, che trasforma i saloni veneziani in specchi di luce e colore, Fabio Roncato, che costruisce un racconto dove scultura, video e reperti fossili in bronzo si fondono. E ancora Guido Guidi, Thomas Braida e Silvia Mariotti.

Dove Palazzo Soranzo Novello, Castelfranco Veneto (TV) 
Quando sino al 14/02/2026 

 

ETTORE SOTTSASS. MISE EN SCÈNE  

Rimando a quell’idea che Sottsass aveva della vita, di commedia dell’arte dal canovaccio abbastanza improvvisato, il titolo anticipa, evocandolo, un’attitudine esistenziale che prende forma nell’allestimento. A cura di Barbara Radice, Micaela Sessa e Studio Sottsass, con l’art direction di Christoph Radl, la mostra apre un nuovo capitolo della ricerca sulla figura di Ettore Sottsass: 1200 le fotografie in bianco e nero e a colori selezionate, scattate tra il 1976 e il 2007, periodo che intercorre tra l’anno dell’incontro tra Barbara Radice ed Ettore Sottsass e l’anno della scomparsa di quest’ultimo. Si tratta di un variegato paesaggio della loro vita privata e pubblica a casa e in giro per il mondo, per lavoro e per visite, con poche distinzioni. 

Dove Triennale Milano 
Quando dal 12/06/2025 al 15/02/2026 

 

FRAGILE  

A cura di Carla Giusti e Carla Langella, la mostra, anche nella scelta della durata espositiva (un solo giorno) mette in scena con coerenza il tema della vulnerabilità – in tutte le sue declinazioni, fisica ed emotiva, percettiva e di mutazione, di memoria e urbana –, letta in relazione alla forza generativa. Due slanci solo apparentemente contrapposti capaci insieme di trasformare le criticità in punti di forza. E poiché nulla in questo progetto accade per caso, anche il luogo dove plana la selezione delle opere, gioca un ruolo narrativo determinante: Palazzo Donn’Anna. Forse non tutti sanno che, affacciato sul mare di Napoli, ai piedi della collina di Posillipo la dimora del Seicento fu costruita sulle grotte di tufo per la volontà di donna Carafa, consorte del viceré Ramiro Nunez de Guzman, duca di Medina de Las Torres. Già studio di Ezio De Felice, architetto e docente universitario, tra i caposcuola dell’esperienza museografica italiana, e oggi sede della Fondazione a lui dedicata, è simbolo di quella vulnerabilità che rende Napoli speciale: con le sue stratificazioni, la sua vita sotterranea e tutta l’architettura che al di sotto, la completa. Del resto, come la vita. 

Dove Palazzo Donn’Anna, Napoli 
Quando 18/12/2025, ore 17:30 

 

ART IS MY FAVE SPORT 

Parte del Cultural Program dell’Olimpiade Culturale di Fondazione Milano Cortina, una mostra di arte contemporanea che vede coinvolti alcune delle più iconiche sedi sportive della città.  La ricerca curatoriale di Giovanni Berera e Paolo Bolpagni ha infatti preso avvio proprio dal confronto con la sede della Canottieri Lario, l’Aeroclub Como, la Piscina Sinigaglia e il mitico Stadio Sinigaglia. L’Aeroclub Como, aprirà le sue porte il prossimo 6 febbraio 2026, con una mostra dedicata a Giuliano Collina e una video installazione di Marzia Migliora. In coincidenza con l’apertura dei Giochi Olimpici, allo Stadio Sinigaglia, nelle giornate di apertura della mostra, per la prima volta a Como, Maurizio Cattelan presenterà Stadium, il grande calcio-balilla realizzato dall’artista nel 1991. Alla Piscina Sinigaglia, Massimo Bartolini con l’opera al neon Mirrors Club, mentre alla Canottieri Lario sarà allestita un’opera di Deda Barattini, Senza titolo, appartenente al fondo della nostra Fondazione. 

Dove Como città 
Quando sino al 22/3/2026 

Jos de Gruyter & Harald Thys, Die Vier von der Tankstelle (The Four from the Filling Station), 2023, courtesy the artists

"UNAROMA": Jos de Gruyter & Harald Thys, Die Vier von der Tankstelle (The Four from the Filling Station), 2023, courtesy the artists

Silvia Mariotti, veduta della mostra PORTOFRANCO, a cura di Rossella Farinotti, Palazzo Soranzo Novello, Castelfranco Veneto, 15 Novembre 2025-14 Febbraio 2026, ph. Cosimo Filippini

Silvia Mariotti, veduta della mostra PORTOFRANCO, a cura di Rossella Farinotti, Palazzo Soranzo Novello, Castelfranco Veneto, 15 Novembre 2025-14 Febbraio 2026, ph. Cosimo Filippini

Ettore Sottsass, Milano, 1977

Ettore Sottsass, Milano, 1977

Luciano Romano, L’identità. Real Albergo dei Poveri Napoli, Novembre 2025

"Fragile": Luciano Romano, L’identità. Real Albergo dei Poveri, Napoli, Novembre 2025

Canottieri Lario G. Sinigaglia, ph. Lorenzo Butti

Canottieri Lario G. Sinigaglia, ph. Lorenzo Butti

4 dicembre 2025
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