La “design economy” tra le pagine di Furniture Today, Milano Finanza, Biznes e Möbelmarkt
Una panoramica sui consumi (e i relativi trend) nel settore arredo raccontati dalla stampa internazionale
A fine gennaio Furniture Today riporta che “la società di ricerche di mercato Euromonitor International ha anticipato i trend emergenti, in rapida evoluzione che stanno cambiando le preferenze dei consumatori. Per il 2022 ha individuato 10 segmenti di consumatori e li ha illustrati in un report che esamina le loro motivazioni e i loro tratti distintivi. Uno dei segmenti individuati è quella dei cosiddetti Backup Planners, consumatori consapevoli dalla crisi della supply chain e che per questo sono continuamente alla ricerca di modi per acquistare prodotti simili o alternativi. Questi consumatori spesso scelgono di acquistare prodotti a km zero e servizi in abbonamento. Un’altra categoria è quella dei Climate Changers, consumatori attenti ai cambiamenti climatici, le cui azioni sono guidate da ciò che Euromonitor definisce “eco-ansia”. Nell’acquisto di prodotti come nello stile di vita, operano scelte orientate a una maggiore sostenibilità e chiedono ai brand più azioni concrete e maggiore trasparenza” (leggi l’articolo completo su Furniture Today)
Ai trend tipologici si affianca poi la ricerca del network multinazionale PwC sui trend economici: “nonostante i numerosi venti contrari, dovuti soprattutto alla pandemia Covid tuttora in corso, i ceo a livello globale non sono mai stati così ottimisti negli ultimi dieci anni rispetto alle prospettive di una ripresa economica per l’anno a venire. Il trend vale anche per l'Italia: l’89% degli amministratori delegati (il 77% a livello globale) prevede un miglioramento, mentre solo il 10% (15% a livello mondiale) si attende condizioni peggiori. Per quanto riguarda il Bel Paese, si stima una crescita nel 2022 del 19% rispetto ad un anno fa, quando era pari al 70%, mentre a livello globale aumenta di solo un punto arrivando al 77%. È quanto emerge dalla 25° Annual global ceo survey di PwC, che ha intervistato 4.446 chief executive officer in 89 paesi, di cui 123 in Italia, tra ottobre e novembre del 2021” (leggi l’articolo completo su Milano Finanza)
Una tendenza, tuttavia, non perfettamente uniforme in Europa: “il 75% dei polacchi - per esempio - esprime preoccupazione per gli effetti della pandemia sulle proprie finanze. Il 22% dei consumatori dichiara un aumento dei fondi destinati a lavori di ristrutturazione o alla realizzazione di migliorie nella propria casa, e il 23% degli intervistati dichiara una riduzione delle spese. […] I mesi della pandemia potrebbero far pensare che i polacchi abbiano già superato la fase iniziale di smarrimento e si stiano adattando alla nuova realtà. [...] Un’ampia percentuale degli intervistati ha deciso, dato che ora si tende a trascorrere molto più tempo a casa, di investire più risorse per apportare migliorie alla propria casa o per l’intrattenimento. Il 22% ha dichiarato di aver aumentato il budget destinato a queste attività” (leggi l’articolo completo su Biznes.meble.pl)
Infine, il magazine Möbelmarkt, illustra come "negli ultimi due anni, durante la crisi mondiale provocata dal Covid, il settore dell’arredamento in Austria ha dimostrato il proprio valore e messo in luce i propri punti di forza. Le aziende del settore, in virtù della loro spiccata flessibilità, oltre che della loro straordinaria resilienza e della loro creatività smart, hanno saputo vincere numerose sfide e trovare soluzioni innovative. In questo modo, tutto il settore ha potuto continuare a lavorare senza subire gravi ritardi, dimostrandosi partner affidabile. Nonostante abbiano dovuto far fronte a una serie di ostacoli legati al mercato delle materie prime e al loro approvvigionamento, le imprese austriache che producono arredamento hanno saputo non solo mantenere fatturati di livello pari a quello periodo pre-pandemico, ma addirittura incrementarli. Il comparto austriaco dell’arredamento ha chiuso i primi tre trimestri del 2021 facendo segnare una crescita del 16% e generando valori di produzione pari a € 1.847,3” (leggi l’articolo completo su Möbelmarkt)