Sono tutte italiane e tutte in qualche modo attingono al tema della memoria. Anche quando attraversano l’attualità sportiva, legata all’inaugurazione imminente delle Olimpiadi Invernali. Sono 10 e per la maggior parte atterrano nei circuiti culturali più riservati, al di fuori del mainstream, meglio se fuori porta. Proprio là dove le dimore storiche sono pronte ad animarsi di guizzi e scintille del buon progetto
Perché i consumatori acquistano prodotti di lusso contraffatti
Sono stati fatti grandi progressi nella lotta alla contraffazione. Tuttavia, in seguito all’attuale boom dell’e-commerce, con la sua semplicità e il suo anonimato, e alla sempre maggiore accuratezza in termini di produzione e distribuzione dei beni contraffatti, ai marchi di lusso sembra tuttora di combattere contro i mulini a vento. Glyn Atwal, professore associato alla Burgundy School of Business in Francia, offre un interessante approfondimento sui profili dei consumatori cinesi che acquistano prodotti contraffatti e sui diversi motivi che li spingono a desiderare prodotti di lusso non originali.
Un equivoco comune è quello di pensare che vi sia uno stereotipo del tipico acquirente di prodotti contraffatti. Non si tratta di un gruppo omogeneo, e l’impulso al loro acquisto è fondato su diverse ragioni. La maggiore disponibilità di articoli a prezzi scontati o la promozione di diffusion brand potrebbe offrire ai consumatori di prodotti contraffatti una valida alternativa a marchi che altrimenti sarebbero fuori dalla loro portata. Lo stigma sociale collegato al possesso di un prodotto contraffatto potrebbe efficacemente convincere i consumatori che, acquistando beni contraffatti, perderebbero la faccia. La buona notizia? Che si potrebbe reprimere questa apparentemente insaziabile domanda se i dirigenti dei marchi luxury prevedessero una gamma di misure preventive volte al controllo dell’esposizione del marchio sul mercato.
Crediti
Testo: Glyn Atwal
Magazine: Jing Daily
Editore: Jing Group, Herlar, LLC



