La stampa estera racconta il Salone del Mobile 2022

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Dall'intervista di Maria Porro per il New York Times, alle considerazioni di Oliver Jahn sullArchitectural Digest, ecco la rassegna stampa internazionale 

Si presenta ricca e corposa la copertura sulla 60esima edizione del Salone del Mobile dalla stampa internazionale, che ha seguito lo svolgimento della manifestazione meneghina, pubblicando articoli giornalieri, postato foto e video messaggi sui social media e commentando i prodotti osservati negli stand in fiera. Il brusio, che ha accompagnato l’avvicinarsi del Salone nei mesi precedenti, ha sollevato molta curiosità e aspettativa verso il ritorno della Manifestazione che incorpora il sistema casa per antonomasia. I primi report parlano di 3.500 giornalisti accreditati nei 6 giorni della fiera, di cui più della metà sono presenze da 68 paesi diversi.

Il giorno dell’apertura del Salone The New York Times richiama l’attenzione dell’intera design community pubblicando l’intervista con Presidente Maria Porro Devi renderlo possibile: Conversazione con Maria Porro di Ted Loos. Una Panoramica del design. Momenti clou della Milan Design Week, pillole/highlights sui brand in fiera ed eventi in città di Arlene Hirst, Lauren Messman e Pilar Viladas e Julie Lasky che apre l’articolo così “Dopo tre anni dall’ultimo evento in piena regola il Salone del Mobile. Milano o Salone Internazionale del Mobile ritorna con la 60esima edizione. Negli anni il Salone, ampiamente riconosciuto come la più prestigiosa fiera di design al mondo, si è evoluto in una piattaforma che ospita circa 2000 espositori internazionali e un laboratorio di idee sulla sostenibilità di materiali e manifatture nell’ambito del design.”

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Design with Nature, ph. Diego Ravier

The Washington Post riprende l’articolo di Colleen Berry pubblicato dall’Associated Press Folto pubblico ritorna al Salone Internazionale del Mobile di Milano dopo un una pausa di due anniL’industria italiana del mobile e del design ha riabbracciato il Salone Internazionale del Mobile di Milano, dopo l’interruzione di due anni dovuta alla pandemia, con statement piece coraggiosi e sopra le righe, arredamenti multi-funzione adattati a piccoli spazi e creazioni sostenibili realizzate da giovani designer determinati a spingere l’industria verso un percorso più green.” Enfasi sul cambio di rotta verso una fiera più attenta arriva da Adrian Madlener che scrive su Metropolis Il Green Design si mostra in grande crescita alla Milan Design Week 2022, e cita Maria Porro “Se il Salone del Mobile riuscirà a fare buon uso dei materiali a basso impatto riscoperti o sviluppati di recente allo stesso modo imprenditori, designer e brand dovrebbero riuscire a compiere la svolta.” Gli fa eco Giovanna Dunamall sulle pagine di Interior Design L’architetto Mario Cucinella traduce in pratica l’etica della sostenibilità.

I media brasiliani sono tornati numerosi nei padiglioni della fiera. Nel suo blog Design Filosofico sulle pagine di Gazeta do Povo, Pedro Franco descrive così la sua visita al Salone quest’anno “A differenza di quanto molti (laici) possono immaginare, il Salone di Milano è molto più di una semplice “fiera” del mobile. È la più grande piattaforma di cross-branding al mondo, dove sono presenti i brand che vogliono associarsi al tema del design. La si incontrano le imprese di tutte le categorie: moda, automotive, l’alimentare, tra gli altri. Lì, il design è una religione. A Milano ho imparato a rispettare l’artigianato in quanto tale. Il design italiano va ben oltre un prodotto commerciale. È una piattaforma politica, sensoriale, economica. C'è una grande responsabilità dietro il tema del design. Forse è il più grande ingranaggio dell'economia italiana. La città si trasforma e veste il design. Dalle vetrine, al negozio di dolciumi, fino all'avveniristico complesso progettato dall'italiano Massimiliano Fuksas, che ospita l'evento principale.” Casa Vogue Brasile riporta “Con natura e sostenibilità al centro del Salone del Mobile Milano 2022, la design week più famosa e attesa al mondo, che si è conclusa lo scorso 12 giugno, è stata un laboratorio di iniziative e nuove tecnologie a favore della responsabilità ambientale. Tra installazioni con l’attenzione per il futuro (e il presente) e appelli alla sostenibilità, diverse sono state le novità presentate da designer, brand e aziende del settore.”

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Schuller, ph. Diego Ravier

Dai media tedeschi arriva l’articolo Questi i mobili presentati dai designer tedeschi al Salone Internazionale del Mobile di Milano di Peter-Philipp Schmitt sulle pagine di Frankfurter Allgemeine Zeitung, che raccoglie in una panoramica la presenza importante delle aziende tedesche all’edizione 2022. Anche Stylepark apprezza i primi sforzi del Salone nella faticosa ma necessaria conversione verso un sistema espositivo più sostenibile “Al Salone del Mobile molti degli stand sembravano suggerire che si è raggiunto un bivio per quanto riguarda la direzione che l’industria può e intende prendere nei prossimi anni. Dopo la concezione decisamente sostenibile del supersalone di Stefano Boeri dell’anno scorso la moquette era completamente scomparsa dai corridoi delle sale e da molti stand, ma gli spazi espositivi dei produttori affermati sono di nuovo cresciuti in ampiezza e si sono estesi parecchio in altezza”, commenta Anna Moldenhauer, mentre Robert Volhard fa il focus sull’EuroCucina. AD India incontra Maria Porro in un’intervista di Cristina Piotti Kiran, che racconta agli operatori e visitatori indiani l’anticipo del grande ritorno della fiera tanto attesa. Riflettori puntati sui giovani designer al Salone Satellite 2022 di Milano nell’articolo di IDEAT Francia ed Elle Decor US.

Financial Times augura il bentornato alla fiera del mobile con l’articolo di Caroline Roux Il Salone del Mobile di Milano ritorna dando risalto al revival e al riciclo, facendo l’enfasi sulla produzione responsabile e sostenibilità di molti progetti in mostra. Parole di ottimismo e apprezzamento di Alice Fisher sulle pagine di The Observer “un segno importante che la normalità di cui si è tanto parlato durante la pandemia potrebbe finalmente essere realtà. Mentre il Salone è il luogo migliore dove scoprire nuovi nomi del design, dell’arte e dell’arredamento questo mese vi si trovano interessanti progetti volti alla riscoperta. Negli approfondimenti che seguono accenniamo anche agli usi innovativi del tessuto di canapa e a un modo rivoluzionario di utilizzare il legno. Nel design il ‘vecchio’ è decisamente il nuovo ‘nuovo’.”

Chiudono questa prima rassegna le considerazioni di Oliver Jahn sullArchitectural Digest, “Il Salone del Mobile e l'Architectural Digest condividono una lunga storia. Per noi, la fiera è sempre stata uno dei momenti salienti dell'anno. è il luogo in cui le tendenze e le innovazioni saranno plasmare l'industria per emergere a lungo termine. È tanto più piacevole che quest'anno ci incontreremo in loco e di persona. È un evento che traccia i contorni di questo settore e lo rende così speciale”.