David Rockwell, designer delle meraviglie

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Virgin Hotels Las Vegas, Main Junction (Check In, Reception)

L’intervista con l’icona del design americano, che prende molto sul serio le sensazioni che lo spazio è capace di suscitare, facendo della teatralità un vero e proprio strumento progettuale

Emblema dei designer-entertainer, ma non per questo della spettacolarità gratuita, David Rockwell non è soltanto l’icona più longeva del design americano, ma un vero e proprio artefice di mondi paralleli che ricrea incessantemente in ogni campo della progettazione.

Il Rockwell Group, che ha fondato nel 1984 a New York e che conta oggi uno staff di 250 persone distribuite tra la sede americana e due antenne a Shanghai e Madrid, sviluppa progetti in ogni campo, tra cui gli interiors, l’hotellerie, la scenografia, l’allestimento museale – tutti recentemente raccolti in “Drama”, opera monografica edita da Phaidon dedicata alla caleidoscopica attività dello studio. Tra scenografie per gli Oscar, hotel di lusso e incursioni nel product design, tutti i progetti fanno dell’immaginazione e dell’empatia degli strumenti che gli permettono di auscultare il battito pulsante della sua audience e di calibrarlo su vibrazioni arricchite da stimoli e gioia visiva.

Da New York, Rockwell ci offre il suo punto di vista privilegiato sugli scenari dell’hospitality per il dopo pandemia, sulla crescente necessità di rafforzare i legami di comunità, e su quello – speciale – che il Salone del Mobile rappresenta per tutta la comunità del design. 

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David Rockwell © Brigitte Lacombe

Nella sua carriera pluridecennale ha progettato, tra gli altri, moltissimi hotel e ristoranti, scenografie, musei. Che ruolo hanno per lei l’intrattenimento e lo stupore all’interno della progettazione? C’è un approccio specifico che contribuisce alla memorabilità dei suoi progetti?

In quanto architetto, mi interessano i luoghi che fanno incontrare le persone. All'inizio di ogni progetto, chiediamo come vogliamo far sentire gli ospiti o i visitatori, non come sarà lo spazio da progettare. Questo è un approccio coerente, a prescindere che si tratti di un ristorante, hotel, università, museo o teatro. Poi utilizziamo un'ampia gamma di strumenti per creare quell'esperienza emotiva che abbiamo deciso insieme di suscitare. I principi e i metodi creativi alla base di tutto questo derivano dalla nostra esperienza in campo architettonico e teatrale e a questa sono applicabili.

Il suo studio ha progettato decine di hotel. Come identifica la sua idea di lusso e quanto ha a che fare con il luogo specifico in cui interviene?

Il lusso può derivare in misura molto minore dal costo di determinati elementi di design e molto di più dal tipo di esperienza che gli ospiti vivono in un ambiente. Ad esempio, nel nuovo Virgin Hotel Las Vegas, volevamo creare una serie di lounge e sale ristorazione che invitassero gli ospiti a fermarsi e curiosare. L'hotel si trova a circa tre km dall'iconica Las Vegas Strip e noi abbiamo deliberatamente voluto rimarcare questa separazione, creando una meta di lusso che trae ispirazione dal più ampio contesto del paesaggio desertico, attraverso forme pure e momenti scultorei. Gli spazi comuni fanno riferimento al Desert Modernism e, nella misura del possibile, eliminano la separazione fra ambienti interni ed esterno, con lucernari, ampie vetrate e una terrazza. Abbiamo immaginato di condurre gli ospiti a vivere un'avventura lungo un'autostrada nel deserto, costellata di meraviglie naturali e capricci architettonici.

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Virgin Hotels Las Vegas, Porte Cochere

Lei è il designer newyorchese per eccellenza. Come le sembra che sia cambiata negli ultimi anni l’offerta di hotellerie e ristorazione della città che non dorme mai? Vede emergere nuove preferenze ed abitudini?

Ritengo che in futuro il design al servizio di rituali e della costruzione di comunità, culture e comfort diventerà prioritario. Nelle città post-pandemia, c'è un'energia, una vivacità elettrica, un senso di unità che possiamo mettere a frutto nel modo in cui progettiamo e costruiamo. Ad esempio, il Civilian Hotel nel Theater District di New York, che aprirà a breve, è basato sul concetto di placemaking e costruzione di una community, al servizio di diversi gruppi di persone. Volevamo creare uno spazio dove creativi e visitatori potessero incontrarsi, collaborare e rilassarsi. È concepito come una nuova casa per rispondere alle esigenze degli artisti, designer, registi, produttori e scrittori newyorchesi.

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Civilian Hotel Blue Room

Con DineOut NYC, un tool kit gratuito messo a disposizione dei ristoratori della città, ha aiutato oltre quaranta ristoranti ad organizzare all’esterno la propria attività di ristorazione. Crede che nel lungo periodo il Covid cambierà le nostre aspettative e la nostra esperienza per quanto riguarda la frequentazione di questo tipo di luoghi?

Sì. DineOut NYC, insieme ad altre iniziative di ristorazione all'aperto in tutto il mondo, ci ha davvero insegnato ad apprezzare i vantaggi dello spazio pubblico nelle sue varie declinazioni. Quest'estate, lo spettacolo The Seven Deadly Sins ha trasformato il Meatpacking District di Manhattan in un teatro. Abbiamo disegnato le scenografie nelle vetrine dei negozi vuoti per sette nuovi spettacoli, uno per ciascun vizio capitale: superbia, accidia, avarizia, lussuria, ira, invidia e gola.

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Seven Deadly Sins: LUST Set By Lawrence Sumulong

Il bar pop-up che aveva lanciato nel 2018 con la rivista Surface, The Diner, ha rappresentato un progetto realmente anticipatore tra le proposte del Fuori Salone. Che rapporto ha con il Salone del Mobile di Milano?

Il Salone del Mobile è incredibile! La Design Week di Milano è l'equivalente delle Esposizioni Universali per il mondo del design, questo è l'aspetto che più mi piace. Si percepisce un senso di stupore e scoperta che pervade tutta la città, che pure ha una ricca storia di design. La vasta scala dell'evento, insieme alla sua energia e atmosfera elettrica, attrae persone da tutto il mondo. È anche molto inclusivo, perché designer affermati, emergenti e studenti sono tutti ben rappresentati nei vari eventi.

25 agosto 2021