Progettare a quattro mani

Design by Nature, Moroso

Design by Nature di Front per Moroso - Photo by Andy Liffner

Quando il design è frutto di un dialogo: cinque coppie di designer spiegano il proprio processo creativo e ci raccontano come la pratica del confronto si concretizza nei loro ultimi lavori

Il design come dialogo, come pratica di confronto quotidiana e continua, diffusa, con se stessi e poi con aziende e artigiani: è quello che pratica chi lavora in squadra, soprattutto in quella speciale unità formata da due persone. Abbiamo chiesto a cinque studi che lavorano in coppia di raccontarci il personale processo creativo a partire da alcuni nuovi prodotti. Molti di loro provengono da un paese diverso da quello del proprio partner: motivo in più per intendere il progetto come un ponte, un’ibridazione. 

GamFratesi (Stine Gam ed Enrico Fratesi)

GamFratesi

GamFratesi

“Siamo una coppia anche nella vita. Nel progetto il processo è attivo: non è importante chi ha fatto cosa, il successo dell’altro è il tuo. La collaborazione ci rende partecipi in ogni sua parte. Nel processo ci rubiamo la matita. Siamo davanti allo stesso computer a contenderci il mouse. Magari Stine è più sensibile ai materiali, alla forma, Enrico più tecnico. Ma uniamo in modo spontaneo cultura scandinava e intelletto italiano, industriale. Per una strategia a lungo termine basata su qualità e rispetto.

Tra gli ultimi progetti: la poltroncina Romby per Porro, una conversazione tra grafismi, linee e forme semplici, e la base che rappresenta la capacità di lavorare il legno. Anche la collezione Fynn per Minotti, sia indoor che outdoor, unisce la lavorazione dell’imbottito con la nostra natura scandinava, nella reinterpretazione del classico bracciolo della poltroncina danese. Infine, il diffusore (per la casa e l’auto) Airound per Poltrona Frau / Acqua di Parma: per noi il progetto è esprimere nella semplicità della forma il DNA di entrambi i brand”.

Tra le collaborazioni: Porro, Minotti, Poltrona Frau, Gubi, Alpi, Gebrüder Thonet Vienna.

Fynn, Minotti

Fynn di GamFratesi per Minotti

Romby, Porro

Romby di GamFratesi per Porro

Airound, Poltrona Frau / Acqua di Parma

Airound di GamFratesi per Poltrona Frau / Acqua di Parma

Salone del mobile Salone del mobile

Zanellato/Bortotto (Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto)

Zanellato/Bortotto

Zanellato/Bortotto - Photo by Mattia Balsamini

“Tutti i nostri progetti nascono da un dialogo, una condivisione di idee. Non siamo abituati a dividerci, a lavorare a compartimenti stagni. C’è scambio. Ci sono punti di vista diversi: si prova, si sperimenta. Tra noi e, poi, con aziende e artigiani. Non siamo tipi da render: te lo diamo, e tu fai il prodotto. Abbiamo un modo di lavorare molto manuale, visivo, tattile. Partiamo dai disegni, ma poi siamo molto aperti, dobbiamo sperimentare.

È proprio questo che ci interessa fare anche con le aziende. Con Ethimo abbiamo lanciato Rotin (parola francese per rattan): un salotto da esterno in cui il materiale tradizionale del marchio, il teak, viene lavorato in chiave diversa, come un profilo di bambù che si piega. Anche Marble Patterns per delsavio 1910, in cui abbiamo coinvolto Mae Engelgeer e David/Nicolas, è stato una sfida: rendere contemporanea – e più semplice da installare – la palladiana con cui l’azienda esordì 110 anni fa. Ora stiamo lavorando anche sul suo sviluppo tridimensionale. Infine, il tavolo da gioco Burraco per De Castelli (nella capsule Rame at Home), nato dalla richiesta di valorizzare le proprietà igieniche del rame, unisce l’idea di convivialità e una riflessione sul materiale: non trattato, naturale, che cambia con il tempo”.

Tra le collaborazioni: Ethimo, delsavio 1910, De Castelli, Louis Vuitton, Galleria Luisa Delle Piane, Visionnaire, Bolzan, B-Line.

Rotin, Ethimo

Rotin di Zanellato/Bortotto per Ethimo

Burraco, De Castelli

Burraco di Zanellato/Bortotto per De Castelli

Marble Patterns, delsavio 1910

Marble Patterns di Zanellato/Bortotto per delsavio 1910

Salone del mobile Salone del mobile

Front (Sofia Lagerkvist e Anna Lindgren)