Il futuro del food e del beverage raccontato tra le pagine delle riviste
I magazine di design, architettura, lifestyle e cultura parlano di food design e si affacciano sui trend in cucina che influiranno tanto sugli spazi conviviali delle nostre case quanto sui grandi sistemi globali
L'immaginario legato al mondo della cucina negli ultimi anni ha subito una delle rivoluzioni più drastiche che si potessero prevedere. Se fino a una quindicina di anni fa si pensava infatti che le case si sarebbero evolute con spazi per cucinare sempre più ridotti in favore del tempo speso in locali e ristoranti, grazie ai programmi televisivi, alla valorizzazione di stili di vita sani, alla riscoperta della biodiversità locale, all'hype degli stellati, fino a (last but not least) le considerazioni alimentari da tenere a mente per contrastare il cambiamento climatico, la cucina, il cibo e la convivialità hanno invece oggi un ruolo sempre più centrale nelle vite dei consumatori.
Un cambio di rotta a cui ha contribuito in larga parte anche il design: a ottobre dello scorso anno la nota rivista italiana di cucina Cucchiaio d'Argento ha pubblicato un libro dal titolo Food Design, che “esplora il rapporto tra cibo e progettazione, raccontando il significato di food product design. Grazie alla progettazione, certi alimenti sono diventati artefatti alimentari capaci di incidere sul modo di consumare il cibo e sono entrati nell’immaginario collettivo grazie al ruolo della comunicazione di prodotto.”
Recentemente, Diariodesign ha anche pubblicato i risultati della collaborazione tra Elisava (Facoltà di Design e Ingegneria di Barcellona) e gli chef Sergio e Javier Torres, proprietari del ristorante Cocina Hermanos Torres a Barcellona, che è stata portata avanti quest'anno per la terza volta. “I risultati confermano da un lato che il food design non è una moda volatile ma una disciplina progettuale, e dall'altro che c'è ancora terreno fertile da esplorare - e per sperimentare - in questo campo. […] L'ingegno dei nove studenti sfidati ad abbattere le barriere fisiche, mentali, materiali e sensoriali legate alla gastronomia, ha superato le convenzioni per connettere, muovere e attivare il commensale. L'odore, il colore, la matericità e il sapore sono stati analizzati da diverse prospettive, generando una reinvenzione dell'esperienza gastronomica.”
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“La semplicità, l’altissima qualità degli ingredienti che si usano, in poche parole l’artigianalità, saranno le parole che sentiremo di più in questo settore. Senza dimenticare la sostenibilità, un concetto che si consolida e fortifica sempre di più” ha riportato Elle Decor Italia, che ha chiesto ad alcuni esperti del settore - giornalisti, chef, imprenditori e bartender – quali saranno i trend al ristorante e al bancone del bar per il 2022, tra piatti stellati e drink d'avanguardia.
Una domanda simile, pur se da un altro versante, se la pone l'inglese BBC, che in una puntata della sua serie Follow the Food, si chiede cosa serve oggi per produrre cibo sano a un giusto prezzo per tutti senza danneggiare l'ambiente, in una puntata dal titolo The utopian future for our food in cui il botanico James Wong incontra gli agricoltori, gli scienziati e gli innovatori che si stanno impegnando per affrontare queste sfide nel tentativo di realizzare una "foodtopia".
Addirittura il numero 144 di FRAME propone una lettura sul futuro del cibo davvero inusuale nell'articolo “Blockchain Boosts the Future of Food”: “non c'è niente come il cibo per unire le persone e allo stesso tempo emarginarne molte di più. Nel 2014, l'industria alimentare globale ha registrato un fatturato di 2,4 trilioni di dollari e nel 2024 salirà a 4,2 trilioni. A causa dell'evoluzione esponenziale e dell'espansione della potenza di calcolo, la blockchain è uno strumento che facilita la crescita unendo il mondo digitale a quello fisico. Il settore dell'arte è affascinato dai cibi che mangiamo e la tecnologia sta rapidamente raggiungendo i creativi mettendosi a disposizione come strumento per indagare e quindi combinare i due. Un'immersione profonda nel design attraverso le lenti dei trasporti, dell'agricoltura, della silvicoltura, della gestione del territorio, della produzione di energia e dei servizi sanitari è un modo per i creativi di comprendere e contestualizzare il mondo così com'è, e anche di immaginare come potrebbe diventare. […] Una serie di scandali finanziari dimostra quanto sia necessaria una maggiore trasparenza nei grandi settori: molti soldi, molto cibo, molto lusso, molti viaggi, molti rifiuti. Fino ad ora, le risposte sono state troppo piccole.”
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