Fluidità e flessibilità: i sogni di grandezza della camera da letto

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Flou, Gaudì collection, design Matteo Nunziati, courtesy Flou

Basta ragionare per ambienti: grazie ad un approccio multifunzionale, il mondo della zona notte oggi invade tutta la casa. Come ci raccontano Bolzan Letti, Flou e Poliform

Per i brand che lavorano sulla zona notte, quello trascorso è stato un anno positivo. Merito di una silenziosa rivoluzione che ha portato gli spazi da sempre votati alla quiete del sonno a rimuovere i confini e allargare gli orizzonti. “Nel 2021 Bolzan Letti ha consolidato gli obiettivi che avevamo già raggiunto nel 2020 anche grazie a clienti che, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, si sono dimostrati sempre più partner” premette Elisabetta Bolzan, fondatrice del marchio insieme alla madre Emilia nei primi anni ’90. “Ad esempio, proprio durante la pandemia e nel pieno della Brexit, è iniziata una importante collaborazione con un rinomato cliente londinese”. A livello economico, ci racconta, lo scorso anno le vendite hanno visto un incremento del 54% in Italia e del 45% all’estero: “Possiamo dire che questo trend positivo sembra continuare anche nel 2022. Siamo fiduciosi, perché l’azienda ha fatto passi importanti”.

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Bolzan Letti, desk Flag, design ruga.perissinotto, ph. Paolo Contratti

Nello specifico, a spingere l’innovazione nel mondo della camera da letto, è stato proprio questo biennio senza precedenti: “Ironia della sorte, il lockdown ha portato tutti a rivalutare la casa, che sappiamo essere diventato un ambiente dove studiare, svolgere il proprio lavoro, e ritrovarsi non più solo la sera. Anche la camera da letto si è adattata a questi nuovi ritmi: da stanza dove riposare, a spazio dove lavorare per molti, magari per chi fa smartworking e vive in un ambiente piccolo” racconta Bolzan. “Abbiamo quindi cercato, fin da subito, di aggiungere nell’ambiente notte accessori che potessero integrarsi in modo ergonomico. È nata così una scrivania che occupasse il minor spazio possibile, senza però che questo ponesse dei limiti al suo utilizzo”. Uno sforzo di ottimizzazione che si è allargato presto a tutti gli spazi esistenti nella camera: “Il comodino è stato integrato al letto, così da avere ulteriori piani di appoggio, semplici ma funzionali, che non occupano troppo spazio. Le camere da letto sono sempre più piccole, ma il confort del sonno non possiamo limitarlo, visto che passiamo un terzo della nostra vita a riposare”.

 

Nel 2022 l’azienda ha proseguito, in linea con il 2021, anche la scelta di proporre una collezione di biancheria da letto, in particolare il plaid Alpagota, realizzato recuperando la lana della pecora dell’Alpago, animale autoctono del territorio vicino alla ha sede Bolzan Letti, a Belluno, che è a rischio estinzione: “Da sempre lavoriamo a prodotti dal design ricercato ma sostenibile, usando legni di riforestazione e materiali come le lastre di cocco e l’ovatta di lana, ma anche osservando politiche di riciclo dei materiali” precisa Bolzan. Nel segno della sostenibilità, al Salone Bolzan Letti presenterà una rivisitazione del modello Flag, prodotto con materiali sostenibili: “Lanceremo poi un nuovo modello, Gabri, disegnato da Matteo Zorzenoni, realizzato in cuoio. Un prodotto che, io credo, diventerà una vera icona della camera da letto. Sveleremo anche il modello Marti, disegnato dallo studio e-ggs, un letto che non è fatto solo per dormire. Novità di quest’anno saranno poi dei nuovi daybed, che consideriamo un completamento delle altre stanze, ma sono oggi prodotti molto adatti anche alle stanze degli adolescenti”.

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Flou, collezione Gaudì, design Matteo Nunziati, courtesy Flou

Novità in vista anche per Flou che, spiega il presidente del brand, Massimiliano Messina, ha vissuto un ottimo 2021: “Abbiamo superato ampiamente il fatturato del 2019 e recuperato ogni possibile effetto negativo del periodo pandemico” riassume. “In questo momento soffriamo un po’ per la difficoltà di reperimento dei materiali, con effetti negativi sull’aumento della produzione e le spedizioni, ma gli ordini non mancano”. Quanto al futuro, e ai trend ormai avviati, rimaniamo nel segno della fluidità di spazi: “Ormai da diversi anni non ragioniamo più “per ambienti”: la casa è ormai un unicum multifunzionale e il suo arredamento va approcciato in maniera globale” spiega. “È una tendenza che con la pandemia si è ulteriormente rafforzata: la casa non è più solo il posto dove “tornare” la sera dopo una giornata intensa o addirittura solo per dormire ma un luogo dove svolgere ogni tipo di attività, dal lavoro, alla socialità con amici o parenti”. E in questo senso, racconta, si sviluppano anche i prossimi lanci e le novità: “Stiamo creando collezioni che portino in tutta la casa -  dalla camera, al living, all’outdoor – un segno estetico comune, uno stile unico e armonioso, sempre focalizzandoci sulle caratteristiche che sono da sempre il punto di forza della nostra produzione: il comfort, la piacevolezza, il benessere che i nostri prodotti offrono a chi li utilizza” racconta Messina. “Senza anticipare nulla sulle novità che presenteremo al prossimo Salone del Mobile, è il caso della collezione Gaudí, disegnata da Matteo Nunziati, che comprende letto e divani e poltrone declinati sia in versione indoor che in versione outdoor”.

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Poliform, Lexington system, design Jean-Marie Massaud, photo courtesy

La quiete della zona notte caratterizzerà anche parte della scenografia allestitiva di Poliform al Salone del Mobile.Milano, grazie a due distinte suite inframmezzate da un walk-in closet concepito come un atelier: “Un grande lampadario architettonico sovrasta questo microcosmo destinato alla bellezza e alla cura di sé, illuminando le armadiature altamente attrezzate che ne definiscono il perimetro e che permettono alla luce di disperdersi nell’atmosfera circostante attraverso le ante in vetro”. La visione positiva del ceo del brand, Giovanni Anzani, è in linea con quella dei suoi colleghi: “Il 2021 si è concluso con risultati sorprendenti. La pandemia ha fatto riscoprire la casa ed il comparto arredo ha vantato un saldo commerciale attivo superiore a quello della moda” premette Anzani. “Il 2022 è iniziato con una spinta importante che, però, sono certo subirà dei rallentamenti a causa della carenza di materie prime quali legno, alluminio, derivati del petrolio nonché carta fondamentale per gli imballaggi. A ciò si aggiunge anche il costo dei trasporti che è quasi quadruplicato. Ci si potrebbero prospettare mesi difficili ma sono certo che sapremo reagire con la tenacia e la perseveranza che contraddistingue tutto il nostro settore”. Anche per Poliform, la chiave per leggere il presente del mondo della zona notte, e per guardare al suo futuro, si chiama flessibilità: “Leggerezza e modularità – e trasparenza ca va sans dire - sono concetti da sempre nel DNA di Poliform. Oggi l’evoluzione degli arredi di Poliform e dei concetti di cui sopra, trova la sua ineccepibile espressione in Lexington, il sistema dalla forte connotazione architettonica”. Progettato da Jean-Marie Massaud insieme al dipartimento R&D Poliform, il sistema notte Lexington è caratterizzato dai montanti, cui si agganciano ripiani, cassettiere e altre attrezzature per creare sistemi libreria nella zona giorno e cabine armadio nella zona notte: “Per l’infinita flessibilità in termini di dimensioni, contesti d’uso e finiture, Lexington segna un’evoluzione nel mondo dei sistemi, nell’ottica di un’integrazione totale tra i diversi ambienti della casa”.

Scopri in anteprima i prodotti che verranno presentati al Salone del Mobile.Milano 2022