Tutte le mostre della 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano

Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries at Triennale Milano 2022

Mezzanine of Triennale Milano, ph DSL studio

Salone del Mobile.Milano è il partner istituzionale di Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, a cura dell’astrofisica dell’ESA Ersilia Vaudo e dell’architetto vincitore del Pritzker Prize 2022 Francis Kéré

Il 15 luglio 2022 Triennale Milano apre le porte della 23a Esposizione Internazionale, l’appuntamento che ogni tre anni solletica i temi più all’avanguardia della cultura del design con un ricco palinsesto di mostre, eventi e progetti speciali, e di cui Salone del Mobile.Milano è partner istituzionale. 
Questa edizione si concentra sul tema dello sconosciuto con il titolo Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, una riflessione portata avanti dal team di Triennale Milano con l’aiuto dei due main curators Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e Francis Kéré, architetto nazione vincitore del Pritzker Architecture Prize 2022, che ha immaginato quattro installazioni site-specific che intrecciano architettura e natura. Milano si conferma dunque al centro della scena internazionale per quanto riguarda il dibattito attorno alla cultura del progetto e Triennale, in qualità di istituzione culturale dedicata ai campi del design e dell’architettura, si fa portatrice dei valori di scambio che il settore è in grado di attivare.
Ecco qui tutte le mostre e le iniziative che si possono visitare alla 23a Esposizione fino all'11 dicembre: 

Exhibition view of Unknown Unknowns in Triennale Milano

Unknown Unknowns, ph. DSL studio

Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries 
La mostra tematica a cura di Ersilia Vaudo crea un percorso di sculture, immagini, tecnologie, esperimenti e installazioni che porta alla scoperta dei misteri dello spazio profondo. A sottolineare il dialogo tra la pragmaticità delle scienze e la poetica delle arti sono varie opere ed oggetti che, appartenendo all’uno o all’altro campo, consentono di aprire diverse prospettive sui temi più disparati: dai dispositivi che accompagneranno il futuro dell’abitare extra-terrestre al faticoso percorso di studio e ricerca dello spazio attraverso i secoli, dai dipinti che raccontano le evoluzioni dell’astronomia, fino ai materiali protagonisti dei viaggi interstellari. La mostra è allestita al primo piano negli spazi della Curva e gli elementi espositivi sono stati stampati in 3d da WASP su progetto dello studio Space Caviar - diretto da Joseph Grima e Sofia Pia Belenky - utilizzando materiali di scarto dell’industria agroalimentare.  

Exhibition view of Mondo Reale at Triennale Milano

Mondo Reale, ph. Andrea Rossetti 

Mondo Reale 
La Fondation Cartier pour l'art contemporain occupa i restanti spazi al primo piano con la mostra Mondo Reale a cura di Hervé Chandès, direttore artistico generale della fondazione. Attraverso le opere di 17 artisti, Mondo Reale restituisce alcune delle più straordinarie meraviglie che nasconde la Terra, un affondo sull’ignoto della quotidianità grazie ad interpretazioni d’autore che intrecciano diversi linguaggi - come quelli di Sho Shibuya, Jean-Michel Alberola, Guillermo Kuitca, Jessica Wynne o Patti Smith. In più, per tutta la durata della mostra, alle 19:00 David Lynch annuncerà ogni giorno le previsioni del tempo dalla sua casa di Los Angeles con il Weather Report. L’allestimento di Mondo Reale è stato progettato da studio Formafantasma, che ha riutilizzato le partizioni in cartongesso erette per l’esposizione precedente e ha utilizzato leggeri divisori di carta per suddividere gli spazi restanti, popolati poi dove necessario da impalcature metalliche e tappeti di lana. 

La tradizione del nuovo exhibition at Triennale Milano

La tradizione del nuovo, ph. DSL studio

La tradizione del nuovo 
Il padiglione Italia prende forma negli spazi del Museo del Design Italiano di Triennale, con una mostra che esplora gli archivi delle passate Esposizioni Internazionali dal 1964 al 1996 a cura di Marco Sammicheli, direttore del Museo. Il design italiano è infatti sempre stato caratterizzato da un approccio esplorativo e coraggioso, curioso e avanguardistico al tempo stesso. La tradizione del nuovo propone quindi una vista panoramica sulle ricerche sull’ancora non conosciuto del design italiano, che hanno contribuito allo sviluppo della società toccando aspetti sociologici, commerciali, ecologici, tecnologici e culturali. Il progetto di allestimento è stato sviluppato dallo studio Zaven, che apre la mostra con un omaggio all’opera letteraria di Bruno Munari e Davide Mosconi Invece del campanello. 

The installation Yesterday Tomorrow by Francis Kéré at Triennale Milano

Yesterday Tomorrow, ph. DSL studio

I progetti di Francis Kéré 
Francis Kéré, vincitore del Pritzker Architecture Prize 2022, ha curato gli allestimenti negli spazi comuni di Triennale Milano e le installazioni dedicate alle voci del continente africano. Si comincia con una torre alta 12 metri posta all’ingresso del Palazzo dell’Arte, decorata con interpretazioni contemporanee di motivi tradizionali d’architettura di alcune aree del Burkina Faso e si prosegue con Yesterday's Tomorrow, installazione al centro della sezione delle partecipazioni internazionali, che porta in vita in una modalità innovativa l’architettura vernacolare del Burkina Faso - paese che ospita anche Drawn Together, il progetto di un muro che i visitatori sono invitati a co-creare. Infine, nel caffè di Triennale si ci si può riposare all’ombra di Under a Coffee Tree, l’installazione realizzata in collaborazione con Triennale e Lavazza Group: un albero, simbolo di socialità, proprio come il rito del caffè. 

The entrance of Triennale Milano

Triennale Milano, ph. DSL studio

Playing the Unknown 
Francesco Bianconi - scrittore, cantautore, musicista e celebre voce dei Baustelle - ha composto in esclusiva per la 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano una canzone che si intitola L’ignoto. Questa è stata poi scomposta in 61 diverse tracce, che si possono provare a ricomporre in una stanza buia al primo piano dove è stato ricostruito fedelmente un Mellotron, rudimentale di campionatore inventato nel 1963. Ogni tasto innesca un loop audio di sette secondi e accende diversi monitor sul fondo della sala che contengono ognuno un video in dettaglio degli abissi marini, di cui conosciamo solo il 19%, un ignoto reale e vicino.