Germania, il mercato interno spinge la ripresa dell’arredo

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Photo courtesy Flexform

Sempre più alla ricerca di comfort e spazi funzionali, i consumatori tedeschi optano per soluzioni domestiche flessibili. Dove s’incontrano la qualità delle cucine e il design made in Italy

Il mercato tedesco dell’arredamento è particolarmente rilevante nel panorama mondiale per tre semplici motivi: produzione interna, consumi, esportazioni, soprattutto all’interno dell’Unione Europa e verso la Cina. La Germania, infatti, vanta una vasta gamma di produttori d’arredo e un’invidiabile tradizione nel mondo della cucina, che continua a crescere positivamente (+ 9% anche nel 2021). Nonostante l’urto della pandemia, che ha fatto registrare una perdita del 3,7% nel 2020 rispetto al 2019, queste affermazioni rimangono valide, anche sulla base dei dati raccolti dall’associazione di settore tedesca VDM, che segnala un aumento di quasi il 15% delle esportazioni nel 2021, pari a 8,4 miliardi di euro, e di circa il 2%, pari a 17,5 miliardi di euro, delle vendite sul mercato interno. Il saldo nella bilancia commerciale fra Italia e Germania conferma una tendenza simile. Tra 2019 e 2020, si è registrata una perdita dell’1,7% di esportazioni italiane verso la Germania, compensata da un incremento del 5,7% nei primi dieci mesi del 2021, pari a 869.013.000 euro (dati ICE). La carenza di materie prime, riscontrata a partire dalla seconda metà dello scorso anno, sta avendo un’influenza sulle vendite, causando sia ritardi nelle consegne sia aumenti dei prezzi, ma è un fattore comune a molti settori merceologici e produttivi che non determina una crisi specifica del comparto.

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Hanne Willmann, photo courtesy

“Il mercato tedesco del mobile ha vissuto due anni intensi con molti alti e bassi”, dice Hanne Willmann, designer e anima dello Studio Hanne Willmann, una realtà multidisciplinare con sede a Berlino, incentrata sul design del prodotto nel settore dei mobili, delle luci e degli articoli per la tavola. “Ma in generale, soprattutto per i marchi di design, sono stati anni di successo con profitti crescenti. In particolare per i brand che avevano entrambi i canali distributivi, online e offline, attivi: è stata una scelta vincente”. Durante la fase acuta della pandemia, l’utilizzo degli strumenti digitali per l’acquisto anche di prodotti d’arredo è stato un supporto per le attività coinvolte nel settore. “Molti progetti sono stati realizzati con l’ausilio della tecnologia digitale che ha consentito incontri virtuali e scambi di contenuti. Il web ha contribuito a rendere il prodotto sempre fruibile, sia per consultazioni sia per acquisti”, commenta Galimberti, export sales director e membro del board di Flexform. “Anche se il nostro segmento si basa su acquisti ben ponderati, spesso accompagnati dalla consulenza di un professionista, un architetto o un arredatore”. 

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Hanne Willmann, Fungi and Portao, Favius, ph. Fabian Frinzel

La pandemia e i lockdown hanno sconvolto le abitudini di gran parte dei cittadini nel mondo ed enfatizzato certe predisposizioni latenti in alcuni segmenti della società. “Durante la pandemia, le persone hanno risparmiato e sono state finalmente in grado di spendere e investire per le loro case”, aggiunge Hanne Willmann. “C’è stata una forte richiesta di arredi particolarmente versatili per una comoda fusione tra ufficio domestico e soggiorno: questo tipo di soluzioni sono state al centro del mercato del mobile negli ultimi anni”. Oggi il consumatore tedesco, consapevole di quanto la casa possa trasformarsi in un luogo di vita a tutto tondo, esige una sempre maggiore sensazione di comfort, oltre alla sicurezza di avere prodotti di altissima qualità che garantiscano valori irrinunciabili come comodità, durata e rispetto dell’ambiente. I dati VDM lo confermano: la vendita di imbottiti è cresciuta del 13%, quella dei materassi del 3,5%. “La necessità primaria è stare bene”, continua Galimberti. “I tedeschi hanno risposto al forzato cambio di stile di vita e alle varie restrizioni di mobilità, investendo nel loro comfort, riprogettando i propri spazi e le proprie abitazioni. Il consumatore, oggi, richiede una sensazione di benessere diffusa. Si è assistito a una reinterpretazione dello spazio di vita, la casa che diventa luogo di lavoro, di ricreazione, dove si vuole fruire meglio l’intrattenimento e, in alcuni casi, anche una palestra, senza dover rinunciare a un comfort totale per tutti coloro che vi abitano. L’estetica è sicuramente l’elemento principale di questa ricerca”. Ne è un esempio, particolarmente apprezzato dai consumatori tedeschi, il divano Gregory di Flexform, disegnato da Antonio Citterio, caratterizzato da un connubio intrigante fra base in metallo e cinghie in cuoio.

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Giuliano Galimberti, photo courtesy Flexform

Fra i trend che influenzeranno i prossimi anni, Willmann mette in primo piano la sostenibilità: “Sarà l’obiettivo principale del mercato del mobile tedesco. Ma anche la fusione tra contract e vita privata sta diventando sempre più importante e tante sono le nuove soluzioni in arrivo in questo comparto”. Lo conferma anche il report di Mordor Intelligence sulle previsioni 2022-2027 del mercato tedesco: i mobili realizzati con materiali naturali e presentati con un design innovativo saranno uno dei trend di punta dell’arredo in Germania. Per l’azienda fondata dai fratelli Galimberti, Berlino è stata uno dei primi mercati a dare il via all’internazionalizzazione di Flexform e a recepire positivamente il made in Italy. “Quello che possiamo maggiormente apprezzare del mondo tedesco è la sua capacità di esplorare e fare ricerca oltre i propri confini, da qui l’ammirazione sempre viva nei confronti dei produttori italiani”, chiarisce l’export sales director dell’azienda. “Il made in Italy ha un altissimo valore di percezione. Molti marchi del design italiano possono vantare nel mercato tedesco ottime performance di vendita. Questi risultati sono possibili grazie a una qualificata rete di distributori, negozi specializzati che si sono resi ambasciatori del nostro sistema. Flexform ha registrato, in particolare negli ultimi anni, un sostanzioso incremento di apprezzamento sia da parte degli operatori sia degli utenti finali. Oltre al recente flagship store di Monaco”, conclude Galimberti, “abbiamo in previsione l’apertura di nuovi spazi monomarca in altre città tedesche per offrire al consumatore una vera brand experience presso il punto vendita”.