Nuvola

La collezione di sedute Yelek, termine turco che indica il Gilet, è ispirata ad una giacca sartoriale.

Yaku è una collezione di tavoli dining e panche caratterizzata da linearità, semplicità ed eleganza, in cui il legno e le sue venature hanno un ruolo da protagonista. 

Comfort e versatilità sono le parole chiave che definiscono Ghost, collezione di sedute comode e avvolgenti proprio come i loro rivestimenti. 

Flair, di Gabriele e Oscar Buratti, è un sistema modulare di sedute e schienali componibili in innumerevoli forme e dimensioni. 

Dalle linee bilanciate, la collezione di imbottiti Saia nasce da un ideale classico reinterpretato in chiave contemporanea.

Volumi puri e geometrici che esaltano la coesistenza di materiali differenti.

Ispirazioni orientali ed esotiche definiscono Hashi, collezione disegnata da Federica Biasi e composta da divano componibile e sedia a dondolo. 

Un’idea di comfort contemporaneo è raccontata dalla famiglia di poltrone LOLL. 

Collezione vivace, elegante e frizzante al tempo stesso, Brise rievoca l’Art Noveau, lo stile floreale, liberty, definito da linee ornamentali e decorative che si ispirano alla natura per armonizza

Samet è un divano componibile senza regole, un prodotto polifunzionale e configurabile che pone l’uomo come soggetto attivo nella composizione del proprio spazio, incoraggiandolo a sperimentare nuo

Ispirazioni orientali ed esotiche definiscono Hashi, collezione disegnata da Federica Biasi e composta da divano componibile e sedia a dondolo. 

Il letto Plumeau nasce dalla volontà di reinterpretare in chiave contemporanea il benessere notturno attraverso un racconto ispirato alle estetiche dei popoli nomadi asiatici.

Gray, un'articolata collezione di sedie, poltrone, divani, tavoli e tavolini che mescola l’eleganza austera degli arredi classici alla semplicità delle forme nordiche. 

Kasane è la nuova collezione di pouf e tavoli disegnata dallo studio giapponese Nendo. Grazie ad un gioco di incastri e sovrapposizioni di diversi elementi, ogni prodotto diventa una scultura.

Dal giapponese equilibrio, stabilità, Heiko evoca la forma dei tavolini, definiti da linee tondeggianti, con una base arrotondata che sembra galleggiare sulle superfici.