Hector Night

Il tavolino D.555.1, disegnato nel 1954-1955 per la casa dell'autore in via Dezza a Milano, è prodotto da Molteni&C sulla base dei disegni originali custoditi nei Gio Ponti Archives.

MHC.1 è una riedizione del prototipo del primo mobile moderno realizzato da Molteni&C, il cassettone disegnato da Werner Blaser.

Vincent Van Duysen progetta Louisa, una serie di tavolini tondi e ovali in cui la presenza del legno e del cemento è dichiarata con una percezione tattile ed estetica innovativa. 

La sedia Tea è un omaggio alla leggerezza. La struttura, completamente in massello, delinea e lascia percepire il profilo della sedia nella sua totalità.

Gio Ponti disegna questa libreria per la sua casa milanese di via Dezza. 

Un’architettura, un virtuosismo di campate, un’acrobazia di proporzioni, un incrocio di incastri.

È caratterizzato dai frontali dei cassetti verniciati a mano in colore bianco con maniglie applicate di varie essenze (olmo, noce nazionale, mogano e palissandro). 

Una nuova versione a 30 anni di distanza dal primo Piroscafo. 

Scenari in trasformazione in continuo cambiamento, dai quali nasce il tappeto Vibrazioni.

Ponti progetta questa poltroncina con lievi varianti per le navi.

Dopo oltre 70 anni dal progetto originale, la consolle D.847.1 rinasce grazie al progetto di riedizioni Heritage Collection di Molteni&C, in collaborazione con i Gio Ponti Archives.

Dante Bonuccelli con Horizons, mobile contenitore per l’area giorno, propone un diverso modo di contenere e nel contempo mostrare oggetti di affezione.

Una serie di tavoli dal design moderno, rettangolari e quadrati, dal carattere fortemente minimalista.

Jean Nouvel disegna una virtuosistica libreria sospesa, risolta da un’unica mensola ancorata a parete o soffitto. 

Il tavolo D.859.1, utilizzato principalmente come grande tavolo per conferenze, fino a dieci posti, spicca non solo per le sue imponenti dimensioni, oltre 3,60 mt di lunghezza, ma soprattutto per i